Benedetta

IL DOLCE E L’AMARO

 

In questi due anni nei quali mi sono occupato del nostro sito, mi sono spesso trovato a parlare di numeri.

Certo la scherma, come qualsiasi altro sport, è essenzialmente fatto di numeri, statistiche, risultati, ma sono convinto che dietro questi ci siano soprattutto idee, insegnamenti, storie e passioni che possono tornarci utili per la cosa più importante che abbiamo: la nostra vita.

Inutile nasconderlo, eravamo partiti per Rimini, sperando nella conquista del trofeo Kinder+Sport da parte di Benedetta, un trofeo che avrebbe dato lustro al nostro piccolo club e che ci avrebbe confortati nel duro lavoro di palestra.

Invece stavolta Benedetta non ce l’ha fatta, l’impresa l’ha sfiorata soltanto.

Partiva in testa grazie alla vittoria e ai punti guadagnati nella prima prova nazionale di Lucca con le altre ad inseguirla.

Dopo un girone perfetto, con solo 4 stoccate subite, è arrivata ai quarti con le avversarie più vicine ormai fuori, tutte tranne una, la forte ligure Letizia Ambrosetti.

Ma ai quarti l’aspettava la sua bestia nera, la jesina Morici, l’unica che in questi due anni possa vantare un attivo nei confronti diretti con Benedetta.

Il verdetto finale è avverso all’osimana, arriva purtroppo la sconfitta per 10-7 e il quinto posto assoluto.

A questo punto, però, vorrei uscire dai numeri per fare considerazioni altrettanto importanti (e non crediate sia solo il classico discorso che fa la volpe sull’uva che non è arrivata a cogliere).

“Stay human”, restiamo umani, è una frase che a me piace citare spesso e che coglie il senso della lezione che lo sport (e la vita) possono dare.

La vittoria non può e non deve essere tutto, la sconfitta fa parte della nostra vita e bisogna saperla affrontare con serenità.

Vincere può anche presentare una faccia meno positiva, far sentire estremamente soli, erigere un muro tra noi e gli altri, può essere a volte un fattore scatenante invidie e gelosie.

“Stay human”, restiamo umani, restiamo amici.

E forse in questo, almeno a giudicare da ciò che è successo, Benedetta ha vinto.

Durante l’incontro perso ha avuto il costante incitamento delle sue simpatiche amiche-avversarie di Spoleto e Terni che, nonostante fossero ormai eliminate, si erano fermate a seguirla (un grazie a loro).

Dopo la sconfitta, ci sarebbe stata ancora una speranza: se la Ambrosetti si fosse fermata in semifinale il trofeo Kinder sarebbe comunque andato a Benedetta.

Ma Benedetta e Letizia sono molto amiche, questo a dispetto del fatto che la nostra atleta sia sempre uscita vittoriosa negli scontri contro la ligure.

Benedetta ha tifato per Letizia che è arrivata fino in fondo, ha vinto la gara e, di conseguenza, il Trofeo Kinder+Sport, relegando la nostra atleta al secondo posto.

A conclusione, tutte a festeggiare insieme con un sorriso scanzonato (vedi foto).

Stay human, restiamo umani.

P.S. Per i risultati completi di tutti i nostri atleti aspettiamo la chiusura della due giorni di gare.

BENEDETTA E LETIZIA CHE “BRINDANO”


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