Quella che si è conclusa il 27 marzo, è stata una settimana molto intensa per il Club Scherma La Misericordia di Osimo. Infatti, dopo due anni di chiusure e di sacrifici per permettere ai nostri atleti di tutte le età di continuare ad allenarsi, finalmente le pedane dall’autunno scorso hanno rivisto i colori blu all’ “in guardia, pronti, a voi!”!
Che emozione per i nostri atleti assaporare nuovamente le sensazioni di una gara…hanno aperto le danze il 19 e 20 marzo a Lucca gli under 14 per la 2a prova Gran Prix “Joy of Moving” che vedeva in pedana Alessandro Ippoliti, Massimo Serenelli, Agnese Magnanini, Lorenzo Cristofanetti e Leonardo Cardinali. Tutti hanno mostrato una maturità nell’affrontare la competizione e una maggiore consapevolezza nelle loro potenzialità, ma soprattutto hanno riassaporato la gioia delle trasferte insieme.
Nella giornata di domenica 27 marzo, invece, si sono dati battaglia i nostri “Puffi” (gli schermidori più giovani) e le prime lame: Viola Giuliodori, Virginia Potenziani, Alice Serenelli, Sofia Santarelli, Diego Grisostomi, Jean Pierre Giuliodori Foschini, Matei Stanco, Maria Sturari, Christian Sguera, Giada Maria Frangi, David Giaccaglia, Bianca Severini e Mattia Agostinelli, alla 3a prova regionale del Grand prix Esordienti Gioco Scherma a Civitanova Marche.
Ma tra un fine settimana e l’altro, nelle giornate di venerdì 25 e sabato 26 sono scese in pedana a Piacenza anche le nostre “veterane” che hanno portato in alto il colore blu della club scherma di Osimo. Infatti Eleonora Ricciotti, Alessia Magnanini, Ludovica Grisanti e Rebecca Benigni hanno partecipato ai campionati italiani a squadre di fioretto nella serie B1 e di spada nella serie C1, confermando la loro permanenza in queste categorie.
Ad accompagnare ogni assalto di questi atleti, a fondo pedana ci sono sempre stati i nostri instancabili maestri: Riccardo Cecchi, Filippo Rossi, Eleonora Ricciotti e Violetta Piergiacomi, cui va il nostro grazie per ogni esortazione, ogni parola di conforto e ogni sorriso elargito, anche nei momenti di sconforto.
Ma su tutto vanno ringraziati i genitori, perché senza il loro supporto tutto questo non sarebbe stato possibile!